In Brasile con la gara Sprint e 33 punti in palio: istruzioni per l’uso

Dopo una settimana di pausa, la Formula 1 vola in Sud America per il Gran Premio di San Paolo, un appuntamento pieno di nostalgia per il ricordo di Ayrton che si porta dietro (bello che Kimi sia andato a rendergli omaggio, d’altra parte lui ne ha sempre parlato come del suo idolo).
L’appuntamento brasiliano ripropone la gara Sprint, la penultima della stagione con 33 punti iin palio per Norris e i suoi inseguitori (Piastri a – 1; Verstappen a – 36).

Quartultima gara della stagione. Il traguardo si avvicina e Max deve continuare a recuperare per tenere vivo il sogno. La pioggia potrebbe dargli una mano, visto quanto ha fatto su questa pista in passato, ma occhio anche alla Mercedes e, perchè no, alla rinata Ferrari (durerà anche qui?).

  • Il tracciato di Interlagos, con la sua combinazione di curve e rettilinei, offre spettacolo e competizioni avvincenti, favorito anche da condizioni meteo tipicamente imprevedibili che possono influenzare in modo decisivo l’esito della gara.
  • l circuito intitolato al pilota brasiliano José Carlos Pace ha una lunghezza di 4,309 chilometri. Costruito tra il 1938 e il 1940, il tracciato si ispira a tre circuiti storici: Brooklands in Inghilterra, Roosevelt Raceway negli Stati Uniti e Montlhery in Francia.
  • Interlagos si distingue per il suo caratteristico layout che ricorda un ovale ed è percorso in senso antiorario per 71 giri durante la gara. La pista è composta da 15 curve caratterizzate da forze laterali e longitudinali relativamente equilibrate, che non impongono sollecitazioni estreme ai pneumatici, sottoposti a carichi equamente distribuiti tra asse anteriore e posteriore.
  • La combinazione di numerosi rettilinei e una sinuosità pronunciata offre molteplici opportunità di sorpasso ma allo stesso tempo rende la gara più soggetta a possibili neutralizzazioni e incidenti.
  • La posizione della gara nel calendario espone il fine settimana brasiliano a variazioni significative di temperatura e condizioni atmosferiche, incluso il frequente rischio di pioggia che rende spesso necessario l’uso di pneumatici da bagnato.
  • Secondo i tecnici del Gruppo Brembo, che lavorano a stretto contatto con tutti i team di Formula 1, l’Autodromo José Carlos Pace, da 4.309 metri di lunghezza, rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà pari a 3, poiché in un giro i freni sono utilizzati per meno di 12 secondi. Le frenate totali sono sette: 3 di livello High, 2 Medium e 2 Light. Soltanto una di esse supera i 100 metri di lunghezza.
  • La curva più impegnativa dell’Autodromo José Carlos Pace per l’impianto frenante è la prima: le monoposto vi arrivano a 325 km/h e scendono a 123 km/h in 2,39 secondi, durante i quali percorrono 126 metri. Lo sforzo richiesto ai piloti è di 4,6 g, con un carico esercitato sul pedale del freno di 139 kg e una potenza frenante di 2.493 kW.
  • Ulteriore caratteristica peculiare di Interlagos è il fondo del circuito, che presenta numerosi dossi dovuti alla sua collocazione su un terreno non particolarmente stabile. Questa natura del terreno conferisce al tracciato una sfida in più per i piloti e i team in termini di assetto e gestione gomme.
  • Ci sarà un ritorno al passato per la selezione di mescole del Gran Premio di San Paolo. Il tris scelto per quest’anno sarà infatti uno step più duro rispetto a quello utilizzato nel 2024, in linea con quanto era stato selezionato l’anno precedente. C2, C3 e C4 saranno dunque Hard, Medium e Soft.
  • Sebbene le mescole da asciutto non fossero state impiegate in gara lo scorso anno, i pneumatici utilizzati venerdì e sabato mattina avevano mostrato elevati livelli di usura, con la presenza di graining soprattutto sull’asse posteriore. Il circuito era stato completamente riasfaltato e presentava una superficie molto liscia (pur con numerosi dossi lungo il tracciato), con livelli di rugosità inferiori rispetto agli anni precedenti.
  • Nel caso le condizioni siano simili, con le dovute variazioni dovute all’invecchiamento dell’asfalto, la scelta di portare delle mescole più dure consente di estendere la cosiddetta “performance life” dei pneumatici – già più resistenti al degrado rispetto alla gamma 2024 – e di dare un’occasione anche alla Soft che era stata relegata esclusivamente alle qualifiche Sprint.
  • Lo scorso anno qualifiche e gara si sono svolte lo stesso giorno: domenica. A causa delle previsioni meteo avverse, la Direzione Gara ha deciso di programmare le sessioni di qualifica a partire dalle 7:30 di mattina e ha anticipato l’inizio del Gran Premio alle 12:30. Per l’intera giornata non sono stati usati pneumatici da asciutto.
  • La gara, iniziata per tutti i piloti sulle Intermedie, è stata interrotta a metà da bandiera rossa per l’intensificarsi della pioggia. Solo cinque piloti avevano montato le Full Wet. Alla ripartenza tutti hanno concluso la gara sulle Intermedie (e solo quattro piloti hanno montato un set nuovo). Considerati i dati raccolti nei giorni precedenti, la doppia sosta era l’opzione più realistica sull’asciutto in termini di tempi di gara e di gestione dei pneumatici, considerati i livelli di usura riscontrati nelle sessioni di venerdì e sabato.
  • Il Brasile ha ospitato finora 51 Gran Premi: 47 validi per il Campionato del Mondo di Formula 1 intitolati allo Stato, e gli ultimi quattro alla città di San Paolo. Il circuito di Interlagos ha accolto 41 gare, a partire dall’edizione inaugurale del 1973. Dieci edizioni (1978 e dal 1981 al 1989) si sono invece disputate a Rio de Janeiro, sul tracciato di Jacarepaguá.
  • Considerando soltanto le edizioni corse all’autodromo José Carlos Pace, il pilota più vincente è Michael Schumacher, che ha conquistato quattro vittorie ed è salito dieci volte sul podio. Con un successo nell’edizione di quest’anno, Max Verstappen o Lewis Hamilton potrebbero eguagliare il campione tedesco per numero di vittorie sul tracciato paulista.
  • Tra i team, la Scuderia Ferrari detiene il maggior numero di successi, con 9 vittorie, appena una in più di McLaren. Interlagos è inoltre il circuito sul quale George Russell ha colto la sua prima vittoria in carriera, nel 2022.
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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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